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L’arte dello Storytelling 

 

Lo storytelling è l’applicazione di processi narrativi che rafforzano l’interesse del pubblico in un discorso. Consiste nel cercare di far emergere una o più storie con un forte potere di coinvolgimento.

 

Quante volte ne avete sentito parlare? Sicuramente tante, ma nonostante lo storytelling sia sulla bocca di tutti da almeno un decennio, molte organizzazioni non profit faticano a passare dalla teoria alla pratica. In questo articolo troverete i 4 step da seguire per cominciare a farlo veramente.

 

Le storie, brevi o lunghe che siano, veicolano messaggi complessi, che vengono trasmessi in modo efficace secondo il principio per il quale prima di smuovere la logica di una persona, è spesso necessario toccarle il cuore. In altre parole, passare attraverso l’emozione per arrivare alla ragione.

 

Nel mondo delle organizzazioni non profit si capisce abbastanza facilmente il potere dello storytelling. Ci sono fatti da condividere, dati e numeri interessanti e informazioni poco note che vogliamo far conoscere a più persone possibile. Tuttavia lo storytelling è l’opposto del semplice racconto di fatti e grandi numeri.

 

Prendiamo l’esempio di Charity: Water e del loro primo spot televisivo.

Charity: water è un’organizzazione non profit che fornisce accesso all’acqua potabile a chi vive nei paesi in via di sviluppo. La loro prima campagna pubblicitaria è stata un fallimento.

Le donazioni non sono arrivate anche se il video ha registrato oltre 2 milioni di visualizzazioni. Questa campagna mirava a convincere i donatori raggruppando in un solo video molte informazioni.

Il team creativo ha realizzato quindi un nuovo video :

Questa volta il successo è stato enorme. Le donazioni sono aumentate esponenzialmente, in particolare nella città di New York. Attraverso questa forma di storytelling, i donatori provavano empatia. L’organizzazione non si è più rivolta alla logica dei propri sostenitori, ma ai loro sentimenti.

La scienza che ci sta dietro

La scienza della narrazione ci mostra che quando leggiamo o ascoltiamo un’esperienza, più regioni del cervello si attivano per rievocarla mentalmente. E questo accade non solo con parole e frasi isolate, ma anche con narrazioni complete.

In una storia ricca di dettagli, immagini e metafore, il nostro cervello inizia a simularla come reale. E ancora più importante: spesso viviamo la storia del protagonista come se fosse nostra. Ogni descrizione, sensazione ed emozione ci dà l’opportunità di sperimentare quello che sta passando e persino di comprendere i suoi pensieri e i suoi sentimenti.

Lo storytelling ha quindi il potere di cambiare la chimica del nostro cervello e, a sua volta, le nostre azioni. Per raccogliere benefici dallo storytelling, bisogna sapere come costruire una storia e come comunicarla efficacemente al pubblico; ed è quello che vedremo ora.

Come raccontare una buona storia?


1. Iniziate tutto con un personaggio

L’art du storytelling - L’art du storytelling  iRaiser

Per raccontare la vostra storia, dovete avere necessariamente un personaggio che le persone possano seguire. Questo darà al pubblico qualcuno con cui identificarsi e di cui preoccuparsi; quindi scegliete qualcuno coinvolto nei vostri progetti.

Ci si immedesima più facilmente in un personaggio e nella sua storia quando si descrivono anche i più piccoli dettagli; date al pubblico qualcosa di concreto da ricordare. Un figlio, un animale domestico, un hobby preferito o qualcos’altro. Deve essere speciale!

2. Aggiungete un conflitto

L’art du storytelling - L’art du storytelling  iRaiser Ora che avete un personaggio completo e conoscete i suoi bisogni, dovete mostrare cosa non glieli fa raggiungere. Non deve essere per forza “un nemico”, può essere una condizione di povertà, un disastro naturale, la cattiva alimentazione, un elemento di difficoltà sociale… Deve quindi essere un avversario per cui i vostri donatori si possono radunare così da sconfiggerlo insieme.

3. Passate all’azione!

L’art du storytelling - L’art du storytelling  iRaiser Ora, con l’aiuto della vostra organizzazione, il personaggio deve affrontare le sfide che ha davanti. È in questo momento che dovreste dare la possibilità ai vostri donatori di diventare parte della storia. Mostrate come l’organizzazione non profit aiuta il protagonista a raggiungere il lieto fine. Evidenziate come i donatori e l’organizzazione lavorano insieme per raggiungere il successo.

 

4. Concludete con l’impatto

L’art du storytelling - L’art du storytelling  iRaiser Quando la storia arriva alla fine, mostrate ciò che avete già realizzato insieme. Quali progressi ha fatto il personaggio verso il suo obiettivo? In che modo la collaborazione gli ha cambiato la vita in meglio?

E se la vostra storia ha come obiettivo la richiesta di donazioni, il pubblico ha bisogno di sapere che la lotta non è ancora finita. Potete trasmettere questo messaggio mostrando come l’organizzazione non profit ha intenzione di aiutare altre persone e affrontare nuove sfide che verranno.

Invitate il vostro pubblico a diventare parte di una storia più grande, donando mensilmente o creando una pagina di raccolta fondi a proprio nome, per esempio.

Qui è dove la storia “continua”…

Come pensate di applicare la potente arte dello storytelling alla vostra causa?

Video bonus 

Per il lieto fine di questo articolo abbiamo voluto condividere un video di Simon Sinek: “How great leaders inspire action”. Fidatevi di noi, vale 18 minuti del vostro tempo!


Ora che hai imparato l'arte dello storytelling, perché non scoprire come ringraziare i tuoi donatori in modo creativo e mostrargli riconoscenza? Leggi il nostro articolo: 13 modi per ringraziare i donatori.

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